La nostra azienda nel 2016 - 2017 e 2018 è stata impegnata nella realizzazione della “pista ciclopedonale del Garda”.
Quest’opera è inquadrata in un ampio progetto di “Realizzazione di un collegamento ciclopedonale sulle sponde del lago di Garda”, che coinvolge i comuni della sponda bresciana, trentina e veronese.
IL PROGETTO
I lavori da noi svolti nel comune di Limone completano le opere già eseguite dal centro paese fino a “Capo Reamol” portando la ciclopista al confine con la provincia di Trento. La realizzazione di questo tratto di percorso è certamente il più impegnativo da un punto di vista tecnico-esecutivo, vista la particolarità e unicità dell’opera e il suo inserimento in un ambiente difficile dal punto di vista morfologico.
Il cantiere presenta diverse criticità che variano dall’assenza di zone di stoccaggio per i materiali e mezzi d’opera, alla presenza della trafficata strada Gardesana SS 45Bis (per la quale abbiamo dovuto garantire il normale deflusso del traffico senza interruzioni durante le lavorazioni), alla specificità d’esecuzione delle lavorazioni in un ambiente molto particolare.
I LAVORI
La prima fase di lavori, svolta nel periodo da Settembre 2016 a Maggio 2017, ci ha visti impegnati nel disgaggio e messa in sicurezza dalla caduta massi dei versanti sovrastanti quello che doveva successivamente essere il nuovo percorso della pista ciclopedonale.
Le squadre di lavoro addette all’esecuzione di queste opere sono composte da un minimo di tre/quattro operai specializzati rocciatori, formati e addestrati ai lavori in sospensione tramite funi. Cinque erano le squadre di operatori presenti in parete per garantire un costante e veloce svolgimento dei lavori.
Le opere di protezione dalla caduta massi realizzate sono di due tipi:
- barriere paramassi necessarie a garantire la trattenuta da eventuali cadute di massi dall’alto
- reti addossate lungo la roccia e i versanti necessarie a evitare il distacco di porzioni di roccia o massi
Preventivamente alla realizzazione di queste opere si è provveduto all’ispezione e disgaggio di tutto il versante in modo da garantire una maggior sicurezza durante lo svolgimento delle altre attività.
In circa nove mesi abbiamo eseguito lavori di disgaggio e pulizia di pareti rocciose per un totale di 15'000,00 mq di superficie, posato 3'670,00 mq di barriere paramassi e 14'500,00 mq di rete metallica ed eseguito circa 4'200,00 ml di perforazioni in roccia. Tutti i materiali sono stati trasportati e posizionati tramite l’utilizzo di elicottero, il quale per queste fasi di lavoro, ci ha prestato servizio per un totale di poco meno di 3'000,00 minuti di volo.
La seconda e ultima fase di lavori, svolta nel periodo da Maggio 2017 a Luglio 2018, ci ha visti impegnati nella realizzazione del percorso della pista ciclopedonale. Un opera ingegneristica innovativa che ha trovato spazio in un ambiente particolare e difficile.
Si tratta di una struttura realizzata “su misura” formata da un sistema costruttivo che prevede di realizzare la passerella a sbalzo con una serie di impalcati pre-assemblati in officina, in moduli di m 6.00 ciascuno. Ogni elemento della passerella ha misure e dimensioni differenti, in modo da adattare al meglio lo sviluppo del percorso all’ambiente circostante. La struttura portante principale è longitudinale, con un ancoraggio a “doppio cavalletto”, sostenuto a sua volta da tiranti in barra inghisati nella roccia o nel bordo strada per una profondità variabile da 4,00 fino a 10,00 metri a seconda del terreno.
Sezione tipo passerella a sbalzo su muro e su roccia
Entrambe le tipologie sopra esposte offrono il vantaggio di avere il sedime del nuovo percorso staccato dal muro e dalla roccia, per dar vita ad un tracciato che, slegato sia dalla linearità del bordo strada sia dalla irregolarità del profilo della parete rocciosa, possa avere un andamento planimetrico più armonioso, con raggi di curvatura adeguati alle esigenze di un percorso ciclabile.
Le squadre di lavoro addette all’esecuzione di queste opere sono varie a seconda delle lavorazioni previste. Basti pensare che oltre agli operai specializzati rocciatori si sono affiancate squadre di muratori, di perforatori e di elettricisti.
La struttura principale in acciaio zincato e la pavimentazione, vengono posate tramite l’utilizzo di elicottero, in modo da non creare intralcio alla viabilità.
La pavimentazione è realizzata in lastre di calcestruzzo che riportano l’effetto del “finto legno”, il parapetto, con struttura principale in acciaio zincato, viene abbinato ad una leggera rete in acciaio inox. Infine è inserita un illuminazione “segnapasso” per garantire la fruibilità del percorso anche durante le ore notturne.
In poco più di tredici mesi abbiamo eseguito perforazioni per tiranti e micropali di fondazione per circa 7'100,00 ml, posato oltre 430'000,00 kg di acciaio, oltre 3'120,00 mq di pavimentazione e circa 3'800,00 mq di parapetti. Quasi tutti gli elementi della passerella sono stati trasportati e posizionati tramite l’utilizzo di elicottero, il quale per queste fasi di lavoro, ci ha prestato servizio per un totale di oltre 4'300,00 minuti di volo. Talvolta alcuni elementi del percorso essendo strutture troppo pesanti per essere elitrasportate vengono posate la notte con l’utilizzo di autogrù.