La SS 237 all’altezza del Km 102 presentava una situazione pericolosa legata ad un restringimento di carreggiata in un tratto con scarsa visibilità a causa di una curvatura dell’asse stradale e un'evidente situazione di degrado dell’ammasso roccioso. Le due convergenze hanno portato alla necessità di un intervento rapido per migliorare la sicurezza per il transito sulla strada.
Il progetto ha interessato complessivamente circa 130 m di tracciato stradale per un allargamento verso monte della sede stradale variabile ma compreso fra 4,0 a 6,5 m a fronte di un’altezza variabile del versante da 6 ad oltre 24 m. Il progetto nel suo sviluppo ha visto svariate modifiche finalizzate al miglioramento del raggio di curvatura della strada ed al migliore raccordo con il ripido versante. Al termine del percorso progettuale l’intervento si caratterizza per la necessità di rimuovere oltre 6700 mc di roccia in banco. Un tale intervento se realizzato con i soli mezzi meccanici avrebbe richiesto l’interruzione del normale transito sulla strada statale per almeno due o tre mesi.
La proposta di introdurre le lavorazioni con esplosivi ha consentito di mantenere inalterato il transito sulla arteria stradale per tutta la durata delle lavorazioni di preparazione del cantiere e di realizzazione dei fori. Le lavorazioni che interferivano con il transito sulla strada sono state realizzate durante il periodo notturno interrompendo o regolando il traffico nel periodo con minor rilevanza.
In ragione di proteggere la sede stradale dall’impatto dei massi prodotti dalla volata sono stati previsti due distinti interventi. In primis è stata disposta la realizzazione di un cordolo di micropali a sostegno e protezione del muro di sostegno della strada. Due sonde perforatrici una Casagrande C6 XP2 e una Comacchio MC 800 operando in maniera coordinata hanno eseguito i micropali previsti in 4 giorni lavorativi. La realizzazione della berlinese è stata effettuata da subito in contemporanea con le incipienti operazioni di perforazione in parete.
I fori subverticali sono stati realizzati prevalentemente con un escavatore ragno Kamo K1 attrezzato con slitta di perforazione Beretta T46 che è stato capace di muoversi efficacemente lungo tutta la sommità del cantiere garantendo una buona resa ma soprattutto un’accurata orientazione dei fori da mina. Nei punti più esposti e inaccessibili al ragno escavatore è stata utilizzata una perforatrice pneumatica Ripamonti allestita su una slitta da roccia che veniva traslata manualmente con le normali procedure da rocciatore con l’ausilio di paranchi. I fori subverticali sono iniziati il 25 ottobre e sono stati terminati il 12 novembre per una lunghezza complessiva di perforazione di 976 m.
I fori suborizzontali alla base della parete sono stati realizzati con una sonda Casagrande C6 XP2, che era stata utilizzata precedentemente per la realizzazione della berlinese, lavorando su cicli notturni di 1,5 ore al termine dei quali si interrompevano le lavorazionie si riapriva la strada al transito veicolare. In tre giorni lavorativi sono stati eseguiti 362 m di perforazione articolati su 66 fori disposti su tre distinte quote + 0,5, + 2,2 e + 4,0 m dal piano strada.
Completate le operazioni di perforazione è stato realizzato il cordolo delle berlinese e si è potuto rimuovere la barriera paramassi provvisoria a monte della sede stradale. I lavori preparatori sono stati pertanto completati con una settimana di anticipo rispetto alle previsioni progettuali ma dal momento che l'interruzione completa del transito non poteva essere modificata si è potuto interrompere le attività in cantiere in attesa della ripresa lavori per il brillamento.
Preso atto dell'elevata complessità dell’intervento è stata da subito prevista la necessità di richiedere ed ottenere il permesso di estendere i lavori di caricamento dei fori su due giorni. Durante la notte fra il giovedì ed il venerdì i materiali non caricati in foro e gli inneschi sono stati sorvegliati dagli incaricati dell’impresa dopo essere stati stoccati in due container distinti. Oltre ai sorveglianti è stata prevista la presenza di un fochino e l’intera area di stoccaggio è rimasta illuminata da torri faro.
Considerata la necessità di ottenere una pezzatura il più possibile ridotta della roccia, al fine di mantenere un'elevata garanzia di successo con il supporto dei tecnici si è definito di utilizzare esclusivamente l’emulsione Exem 100. Sono stati impiegati 1275 kg di esplosivo in calibri compresi fra 50 e 40 mm in modo da poter meglio dosare l’esplosivo in ragione delle disposizioni dei singoli fori. In favore di sicurezza è stato previsto l’uso ben 1400 m miccia detonante Sipecord 15 disposta per l’intera lunghezza del foro. Il caricamento dei fori è stato agevolato dalla presenza di più fochini che si sono suddivisi in squadre autonome, la presenza di una identificazione univoca di ogni singolo foro ha permesso ai tecnici di muoversi sulla volata avendo a disposizione le specifiche di caricamento di ogni singolo foro.
Alle ore 15 del giorno 26 novembre dopo oltre un mese di attività preparatorie è stato brillato l’esplosivo posizionato nei fori ma solo dopo che si è alzata la polvere prodotta dalla detonazione è stato possibile verificare l’ottima riuscita dell’azione del brillamento.
L’attività del cantiere non si è però assolutamente fermata in quanto terminate le operazioni dei rocciatori sono intervenuti in forza i mezzi di movimento terra, tre escavatori cingolati caterpillar un CAT 323F e due CAT 336 di potenza compresa fra 23 e 40 tonnellate e una pala gommata sempre caterpillar 972 MXE da oltre 25 tonnellate con una benna da ben 6 mc. I lavori di disgaggio e pulizia del fronte roccia e di pulizia della sede stradale si sono sviluppati quindi per oltre 13 ore al giorno assistiti anche dall’escavatore ragno Kaiser S2 e dai rocciatori nei tratti non accessibili agli escavatori sino alla domenica a notte inoltrata, consentendo la rimozione di circa 6000 mc di materiale in mucchio. In questo modo è stato possibile aprire al traffico la strada statale con oltre un giorno di anticipo già a partire dal lunedì 29 novembre.
Dalla mattina del 29 novembre sono poi proseguiti i lavori di riprofilatura della parte bassa della parete e di rettifica del nuovo piano stradale eseguita con escavatori muniti di martello demolitore lavori che si sono conclusi con l’asfaltatura della nuova sede stradale il giorno 3 dicembre.
Terminati i lavori alla base della nuova parete sono stati posati oltre 2750 mq di rete metallica a doppia torsione rivestendo tutto il nuovo fronte roccia. Tutti i lavori di completamento dell’intervento sono stati realizzati con la viabilità aperta lungo la vecchia sede stradale che è stata protetta dagli interventi preliminari pertanto l’intervento di rettifica e scavo al fine della sitemazione della Strada Statale stata condotta in coordinamento con il Servizio Gestione Strade della Provincia di Trento richiedendo l’interruzione completa al traffico veicolare per soli solo 2,5 giorni.